Non c’è niente di meglio dei propri denti!
L’approccio clinico del nostro studio privilegia l’odontoiatria conservativa, perché crediamo
fermamente che prevenire e curare in maniera poco invasiva sia il modo migliore per rispettare la salute.
Il vantaggio biologico ovvero il mantenimento di tessuto sano è solo uno dei
tanti benefici che derivano da questo tipo di approccio.
L’odontoiatria conservativa è una disciplina che si occupa di salvaguardare la salute dei tessuti duri dei denti (smalto, dentina, cemento), con l’obiettivo di riuscire a mantenere i denti naturali del paziente il più a lungo possibile.
L’obiettivo è quello di curare affezioni di varia natura (carie, fratture, usura), andando a ripristinare la forma, la funzione e l’estetica del dente.
Grazie all’abilità del dentista e all’innovazione delle tecniche è possibile realizzare trattamenti (anche estesi) con la minima invasività. Questo significa ricostruire la porzione mancante del dente senza andare a mutilare ulteriormente il tessuto dentario rimasto.
Per realizzare lo scopo della conservativa sono importanti i comportamenti del dentista, ma anche quelli del paziente.
Prima di tutto infatti bisogna cercare di prevenire l’insorgere di lesioni cariose. Per questo è importante motivare il paziente ad una adeguata igiene orale domiciliare e ad una corretta alimentazione. Oltre a effettuare i controlli periodici dal dentista e l’igiene professionale.
Nella cura il dentista che sceglie questo metodo realizza interventi “minimamente invasivi”: non ci si riferisce all’esecuzione di piccoli interventi su piccoli difetti, ma ad uno specifico approccio che mira alla realizzazione di trattamenti solo nel momento opportuno e con il massimo risparmio di sostanza dentaria sana.
Il vantaggio che ne deriva è sia biologico che economico: impiegare poche risorse a scopo preventivo per evitare grandi spese nel momento in cui si può agire solo con restauri più invasivi.
In presenza di lesioni cariose è opportuno intervenire tempestivamente e ci possono essere diversi livelli. La carie infatti aggredisce inizialmente lo strato più superficiale del dente (lo smalto), soprattutto nei punti più difficili da pulire, per poi progredire in profondità verso la dentina e la polpa.
Nell’intervento di cura risultano fondamentali l’approccio, la competenza e l’abilità del dentista, che valuta la situazione e propone il trattamento più appropriato, in relazione al livello di gravità della lesione.
La qualità del lavoro è garantita dall’esecuzione di protocolli meticolosi. Il professionista esegue il restauro attraverso una serie di passaggi fondamentali, primo fra tutti l’utilizzo della diga di gomma per l’isolamento del campo operatorio.
L’evoluzione delle tecniche e dei materiali stanno ampliando sempre di più le possibilità di prevenzione e trattamento nel rispetto della salute dei denti.
Quando si parla di odontoiatria restaurativa si fa riferimento a metodi e tecniche che sono in grado di consentire il ripristino della forma, della funzione e dell’estetica della porzione di dente persa, senza danneggiarlo ulteriormente.
Esistono diverse alternative: