Negli interventi odontoiatrici vi sono situazioni dove il dentista si avvale di altri professionisti, in un sinergico lavoro di squadra.
È il caso di tutti gli interventi protesici dove è indispensabile anche il lavoro di alta qualità dell’odontotecnico che realizza il manufatto che sarà posizionato a integrazione del/i dente/i mancanti su una preparazione precisa effettuata dal dentista.
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Il mantenimento della dentatura naturale o il ripristino tramite manufatti artificiali è essenziale per una corretta funzione masticatoria. Una sua alterazione può causare problematiche digestive, un impoverimento della dieta con il rischio di deficit nutritivi e risvolti a livello del sistema neurologico e della memoria. La perdita dei denti determina, inoltre, delle conseguenze sulle strutture ossee e muscolari che sostengono i tessuti molli del viso, provocandone anche un cambiamento estetico, con ricadute a livello psicologico e sociale.
Ci sono diverse condizioni che portano alla distruzione o alla perdita degli elementi dentari:
In alcune situazioni è necessario ricostruire o sostituire i denti naturali con dei manufatti protesici, realizzati dall’odontotecnico su indicazione del dentista. Le protesi vengono costruite per adattarsi perfettamente al profilo della persona interessata e possono essere fisse o rimovibili e riguardare uno o più denti.
Le protesi rimovibili sono:
Le protesi fisse sostituiscono uno o più elementi dentari e possono essere realizzate su:
La scelta tra diverse tecniche e materiali (zirconia, ceramiche integrali, resine composite) è frutto di un’attenta analisi e progettazione del singolo caso. La sinergia tra la qualità del manufatto realizzato dall’odontotecnico e la precisione del lavoro del dentista sono fondamentali per un buon risultato funzionale ed estetico.
Quando un dente è fortemente compromesso, i restauri realizzati direttamente in studio non sono sufficienti per ripristinare la forma, la funzione e l’estetica. In un’ottica conservativa, pertanto, privilegiamo come prime proposte protesiche le tecniche indirette basate sui sistemi di adesione: faccette, intarsi, ponti.
Il dentista in questi casi prepara il dente in modo da salvaguardare la materia sana residua. La successiva ricostruzione avviene attraverso l’apposizione adesiva di questi manufatti che, oltre a rinforzare l’elemento, ne prolungano la durata nel tempo.
Nei denti frontali (incisivi e canini) si possono utilizzare le faccette. Si tratta di sottilissimi prodotti in ceramica o resina composita, che possono risolvere problematiche anche importanti come fratture coronali o alterazioni estetiche, relativamente alla posizione o al colore.
Analogamente gli intarsi costituiscono l’opzione terapeutica meno invasiva per i settori posteriori (premolari e molari).
Dove non è possibile agire con queste metodiche, si considerano dispositivi protesici più estesi (corone o ponti).
Gli impianti sono dei dispositivi protesici fissi che vengono utilizzati, in alcune specifiche situazioni, per colmare spazi lasciati liberi da uno o più denti mancanti o estratti.
Di fatto un impianto è una radice artificiale, in titanio, che si inserisce nel tessuto osseo mascellare e permette di collocare stabilmente il dente artificiale (la corona), che per funzione e aspetto è del tutto simile al dente naturale.
La procedura di posizionamento degli impianti consiste in un intervento chirurgico in anestesia locale. L’operazione si completa di norma con l’apposizione di un provvisorio che permette subito la masticazione (protesi a carico immediato). Dopo circa 3 mesi, una volta completato il processo di osteointegrazione, si posiziona il manufatto definitivo, che può essere realizzato con diversi materiali.
Nel nostro studio si utilizzano impianti leader mondiali nel campo dell’implantologia innovativa biocompatibile.
